Costruiamo la Biblioteca "Aldo Serafini"!
L'obiettivo che Scintilla Onlus si pone per il 2024 è la realizzazione della Biblioteca "Aldo Serafini", dal nome del compagno scomparso nel novembre 2023, che fu fra i nostri fondatori.
Si tratta di un impegno che abbiamo pubblicamente assunto dopo la morte del compagno Aldo, che ci ha lasciato una notevole quantità di testi teorici, politici, storici, documentali, etc., tra cui molti introvabili, che vogliamo mettere a disposizione dei proletari, specie i più giovani, nella sede di Roma.
Questo obiettivo comporta dei costi per il trasporto dei materiali, per gli arredamenti, per il computer e il software, la fotocopiatrice/scanner e per la collocazione della biblioteca in un locale ben arredato.
La sola fonte di finanziamento che abbiamo siete voi, compagne e compagni, amiche e amici, e a voi ci rivolgiamo perché pensiamo sia importante, nel clima di reazione e oscurantismo attuale, salvaguardare e arricchire il patrimonio del movimento comunista e operaio che il compagno Aldo ha lasciato, utilizzandolo a fini educativi e formativi.
Vi chiediamo quindi di sostenerci, perché l’autofinanziamento è la condizione indispensabile di una politica indipendente e rivoluzionaria, di classe.
Potete offrire il vostro contributo versando somme sul c.c.p. 001004989958 intestato a Scintilla Onlus, indicando nella causale “Biblioteca Aldo Serafini”.
Anche i fondi del 5 per mille per l'anno 2024 saranno utilizzati per questo importante obiettivo. Lanciamo perciò l'invito alla donazione: il codice da inserire nella dichiarazione dei redditi è 976 637 805 89.
Marzo 2028
Scintilla Onlus
L'obiettivo che Scintilla Onlus si pone per il 2024 è la realizzazione della Biblioteca "Aldo Serafini", dal nome del compagno scomparso nel novembre 2023, che fu fra i nostri fondatori.
Si tratta di un impegno che abbiamo pubblicamente assunto dopo la morte del compagno Aldo, che ci ha lasciato una notevole quantità di testi teorici, politici, storici, documentali, etc., tra cui molti introvabili, che vogliamo mettere a disposizione dei proletari, specie i più giovani, nella sede di Roma.
Questo obiettivo comporta dei costi per il trasporto dei materiali, per gli arredamenti, per il computer e il software, la fotocopiatrice/scanner e per la collocazione della biblioteca in un locale ben arredato.
La sola fonte di finanziamento che abbiamo siete voi, compagne e compagni, amiche e amici, e a voi ci rivolgiamo perché pensiamo sia importante, nel clima di reazione e oscurantismo attuale, salvaguardare e arricchire il patrimonio del movimento comunista e operaio che il compagno Aldo ha lasciato, utilizzandolo a fini educativi e formativi.
Vi chiediamo quindi di sostenerci, perché l’autofinanziamento è la condizione indispensabile di una politica indipendente e rivoluzionaria, di classe.
Potete offrire il vostro contributo versando somme sul c.c.p. 001004989958 intestato a Scintilla Onlus, indicando nella causale “Biblioteca Aldo Serafini”.
Anche i fondi del 5 per mille per l'anno 2024 saranno utilizzati per questo importante obiettivo. Lanciamo perciò l'invito alla donazione: il codice da inserire nella dichiarazione dei redditi è 976 637 805 89.
Marzo 2028
Scintilla Onlus
"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza"
Antonio Gramsci
Antonio Gramsci
La cultura è inconcepibile al di fuori della società. In ogni sfera della vita sociale e dell’attività umana è presente la cultura, con i suoi elementi caratteristici.
Di conseguenza, il concetto di cultura è molto vasto, essendo un aspetto proprio del modo di esistenza umano nei suoi aspetti materiali e spirituali. La storia è caratterizzata da una grande varietà di culture.
Grazie alla cultura, possiamo comprendere meglio lo sviluppo multiforme della società, sviluppare meglio la nostra personalità, imparare a relazionarci meglio con il prossimo, ma soprattutto impariamo ad essere indipendenti, almeno dal punto di vista intellettuale.
Purtroppo, in una società capitalistica lo sfruttamento dell’essere umano sull’essere umano non permette alla maggioranza dei lavoratori di assorbire la cultura e conseguentemente di migliorare la vita dal punto di vista qualitativo.
La borghesia cerca di subordinare la cultura, la sua produzione e trasmissione alle esigenze del capitale. Dunque, anche nella sfera della cultura si riflette l’antagonismo di classe e, come risultato, il contenuto della cultura acquista un carattere di classe.
L’ordinamento sociale esistente, con i diversi interessi di classe, imprime alla cultura un determinato contenuto e orientamento ideologico. Vi è dunque una cultura reazionaria e una cultura progressista, una cultura borghese e una cultura proletaria che assimila tutto ciò che è valido nel retaggio culturale della storia passata rielaborandolo criticamente.
La cultura è come un seme, che va piantato con cura e coltivato amorevolmente affinché possa dare i suoi frutti. E quando questi frutti sono maturi, dobbiamo prendercene cura, evitando che marciscano, ossia che possiamo regredire culturalmente a causa di fenomeni come l’oscurantismo, l’ignoranza, l’analfabetismo di ritorno, una “cultura di massa” che è alienazione e manipolazione con scopi commerciali.
Al giorno d’oggi la cultura è sempre meno utilizzata, e nell’attuale tappa della crisi generale del sistema capitalistico i governi borghesi non hanno alcun interesse al suo sviluppo, anzi.
Un lavoratore, un giovane, una donna più è ignorante e più è sottomesso, meno si ribella, tranne quando la difficoltà della sopravvivenza spinge alla lotta, più per istinto di conservazione che per reale sviluppo della coscienza di classe.
Dobbiamo quindi istruirci per sviluppare la nostra intelligenza critica. Ma dobbiamo capire da quali fonti attingere. Se ci abbeveriamo esclusivamente a quello che ci passano le istituzioni borghesi difficilmente riusciremo a sviluppare la nostra coscienza di classe. Di qui il nostro contributo in campo culturale, che mettiamo a disposizione su questo sito internet.
Di conseguenza, il concetto di cultura è molto vasto, essendo un aspetto proprio del modo di esistenza umano nei suoi aspetti materiali e spirituali. La storia è caratterizzata da una grande varietà di culture.
Grazie alla cultura, possiamo comprendere meglio lo sviluppo multiforme della società, sviluppare meglio la nostra personalità, imparare a relazionarci meglio con il prossimo, ma soprattutto impariamo ad essere indipendenti, almeno dal punto di vista intellettuale.
Purtroppo, in una società capitalistica lo sfruttamento dell’essere umano sull’essere umano non permette alla maggioranza dei lavoratori di assorbire la cultura e conseguentemente di migliorare la vita dal punto di vista qualitativo.
La borghesia cerca di subordinare la cultura, la sua produzione e trasmissione alle esigenze del capitale. Dunque, anche nella sfera della cultura si riflette l’antagonismo di classe e, come risultato, il contenuto della cultura acquista un carattere di classe.
L’ordinamento sociale esistente, con i diversi interessi di classe, imprime alla cultura un determinato contenuto e orientamento ideologico. Vi è dunque una cultura reazionaria e una cultura progressista, una cultura borghese e una cultura proletaria che assimila tutto ciò che è valido nel retaggio culturale della storia passata rielaborandolo criticamente.
La cultura è come un seme, che va piantato con cura e coltivato amorevolmente affinché possa dare i suoi frutti. E quando questi frutti sono maturi, dobbiamo prendercene cura, evitando che marciscano, ossia che possiamo regredire culturalmente a causa di fenomeni come l’oscurantismo, l’ignoranza, l’analfabetismo di ritorno, una “cultura di massa” che è alienazione e manipolazione con scopi commerciali.
Al giorno d’oggi la cultura è sempre meno utilizzata, e nell’attuale tappa della crisi generale del sistema capitalistico i governi borghesi non hanno alcun interesse al suo sviluppo, anzi.
Un lavoratore, un giovane, una donna più è ignorante e più è sottomesso, meno si ribella, tranne quando la difficoltà della sopravvivenza spinge alla lotta, più per istinto di conservazione che per reale sviluppo della coscienza di classe.
Dobbiamo quindi istruirci per sviluppare la nostra intelligenza critica. Ma dobbiamo capire da quali fonti attingere. Se ci abbeveriamo esclusivamente a quello che ci passano le istituzioni borghesi difficilmente riusciremo a sviluppare la nostra coscienza di classe. Di qui il nostro contributo in campo culturale, che mettiamo a disposizione su questo sito internet.
ELOGIO DELL'IMPARARE
Impara quel che è più semplice!
Per quelli il cui tempo è venuto
non è mai troppo tardi!
Impara l’abc; non basta, ma
imparalo! E non ti venga a noia!
Comincia! devi sapere tutto, tu!
Tu devi prendere il potere.
Impara, uomo all’ospizio!
Impara, uomo in prigione!
Impara, donna in cucina!
Impara, sessantenne!
Tu devi prendere il potere.
Frequenta la scuola, senzatetto!
Acquista il sapere, tu che hai freddo!
Affamato, afferra il libro: è un’arma.
Tu devi prendere il potere.
Non avere paura di chiedere, compagno!
Non lasciarti influenzare,
verifica tu stesso!
Quel che non sai tu stesso,
non lo saprai.
Controlla il conto,
sei tu che lo devi pagare.
Punta il dito su ogni voce,
chiedi: e questo, perché?
Tu devi prendere il potere.
Bertolt Brecht
Impara quel che è più semplice!
Per quelli il cui tempo è venuto
non è mai troppo tardi!
Impara l’abc; non basta, ma
imparalo! E non ti venga a noia!
Comincia! devi sapere tutto, tu!
Tu devi prendere il potere.
Impara, uomo all’ospizio!
Impara, uomo in prigione!
Impara, donna in cucina!
Impara, sessantenne!
Tu devi prendere il potere.
Frequenta la scuola, senzatetto!
Acquista il sapere, tu che hai freddo!
Affamato, afferra il libro: è un’arma.
Tu devi prendere il potere.
Non avere paura di chiedere, compagno!
Non lasciarti influenzare,
verifica tu stesso!
Quel che non sai tu stesso,
non lo saprai.
Controlla il conto,
sei tu che lo devi pagare.
Punta il dito su ogni voce,
chiedi: e questo, perché?
Tu devi prendere il potere.
Bertolt Brecht
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